Tutto ebbe inizio nel 1838, quando Lazzaro Canepa, emigrato da Lavagna (località vicino a Genova), aprì un piccolo ritrovo al quale diede il proprio nome. Nel 1855 il locale cambiò nome e aspetto: divenne, infatti “Caffè Genovese”, elegante ritrovo di artisti e della crème della città. una vecchia fotografia dell’antico caffe a cagliari, noto allora come caffè genovese..
Il locale visse una nuova vita ai primi del Novecento all’insegna del Liberty, con appliques e specchiere appese alle pareti, sedie stile Thonet, tavolini in ghisa e marmo bianco, due banconi in noce e una pregevole cancellata forgiata dai detenuti della colonia penale di San Bartolomeo, che delimita ancor oggi la terrazza. Il locale deve molto del suo fascino anche alle vicende che ormai si è lasciato alle spalle; qui Sibilla Aleramo attendeva il suo innamorato seduta ad un tavolo vicino al bancone; con lei, Grazia Deledda, Emilio Lussu, D.H. Lawrence, Gabriele D’Annunzio, Salvatore Quasimodo, Elio Vittoriani e Beniamino Gigli, sono solo alcuni dei personaggi illustri che lo hanno frequentato e amato.
Nel 1998, grazie ai lavori di restauro voluti dalla famiglia Ruggieri, proprietaria anche del prestigioso Sardegna Hotel, 4 stelle, di Cagliari, il Caffè (che ha attraversato indenne i bombardamenti della seconda guerra mondiale) è stato riportato agli antichi splendori e vive oggi una seconda giovinezza. L’Antico Caffè ha così riscoperto la sua vera natura: è di nuovo elegante centro della vita sociale della città, che testimonia fedelmente l’aspetto tradizionale dei Caffè del 1800, dove bevande ed aromi spesso non sono che un pretesto alla lettura ed ai riti della vita sociale; qui si possono gustare prodotti di finissima pasticceria e squisite specialità culinari. Il Caffè, vera e propria istituzione per i cagliaritani, è anche sotto tutela da parte del Ministero per i Beni Culturali e rappresenta un importante pezzo di storia della città.